Nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta con vista mozzafiato sulle Dolomiti e l'Adamello, lungo la splendida Val Algone fino al Rifugio XII Apostoli (2.847 mt ).
Dal punto di vista naturalistico la Val d’Algone presenta una straordinaria ricchezza di specie arboree, arbustive ed erbacee. La fauna è varia e può godere di ampi spazi incontaminati: i caprioli si possono osservare nel fondovalle e ai limiti delle numerose radure, i camosci frequentano le pendici rocciose di Cima Vallon e del Castello dei Camosci, nella Val di Sacco si incontra facilmente la marmotta.
Per ulteriori informazioni su percorsi, servizi trekking (guide, shop, rifugi ecc.) e alloggi a misura di sportivo: Garda Trentino - +39 0464 554444
Safety Tips
Le informazioni contenute in questa scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Difficoltà: E (escursionistico)
Da Stenico in macchina, si percorre la strada provinciale in direzione di Ragoli. In questo tratto vale la pena di fermarsi per ammirare la cascata del Rio Bianco. Continuando per Ragoli si arriva al ponte del Lisàn, presso il quale si trova il bivio per la Val d’ Algone. Dopo circa 7 chilometri di strada asfaltata si arriva presso il rifugio Ghedina (m. 1120), dove si può ammirare quello che rimane di una vecchia vetreria del secolo scorso; la valle in questo punto si apre offrendo dei bei prati dominati dall’imponente massiccio del Vallon (m. 2968), che offre ottime possibilità per l’alpinista e il naturalista esigente, a prezzo però di avvicinamenti complicati e molto faticosi. Proseguendo fra prati e baite si raggiunge l’Albergo Brenta, dal quale la strada procede sterrata: da questo punto in avanti l’accesso alla valle è contingentato e consentito ad un numero massimo di 50 veicoli al giorno e dal pagamento di un pedaggio di € 6,00.
Dall’Albergo Brenta la nostra strada continua salendo a mezza costa, passando a margine della conca prativa del Vallon e successivamente per Malga Nambi (aperta durante l’estate e punto di ristoro ) e malga Stablei, poco dopo la quale la vista si apre verso i ghiacciai del Carè Alto e della Presanella.
Con alcuni tornanti si giunge ai margini meridionali del pascolo di Movlina dove si trova il parcheggio. Lasciata la macchina in breve si raggiunge la stupenda balconata di malga Movlina ( m. 1746 - aperta da metà giugno a metà settembre), dalla quale si potrà godere una vista mozzafiato sulla Presanella e sul Brenta. Da qui si prosegue seguendo il sentiero SAT 354 che conduce al Passo del Gotro (1847 m) e successivamente al Passo Bregn da l'Ors (1836 m), da qui si può ammirare dall'alto la Valagola con il suo splendido lago (30 minuti). Dal Bregn da l’Ors si continua verso destra lungo il sentiero SAT 307, si scende al pian di Nardis (1822 m) e superata una zona di roccette munite di corda fissa denominate "Scala Santa", si prosegue per il ripido ghiaione. Dopo aver superato altre facili roccette si giunge al rifugio XII Apostoli(2487 m) in circa 2.30 ore. Accanto al rifugio è la famosa Cappella dedicata ai Caduti della Montagna e scavata nella roccia. Per il ritorno si può ripercorrere la via della salita altrimenti si consiglia di dirigersi verso la Val di Sacco prendendo il sentiero SAT 341 che dal rifugio sale al Passo dei XII Apostoli, dal quale inizia a scendere su detriti con frequenti svolte, sino alla Busa di Sacco e quindi al Baito dei Cacciatori (1800m ). Continuando a seguire il sentiero 341 e, con magnifica vista sulla Val d'Algone, si tagliano i pendii meridionali della Pala dei Mughi per tornare nei pascoli di Malga Movlina (1.45 ore).
Non è previsto un servizio di trasporto pubblico per raggiungere Malga Movlina.
Da Stenico in macchina, si percorre la strada provinciale in direzione di Ragoli. Continuando per Ragoli si arriva al ponte del Lisàn, presso il quale si trova il bivio per la Val d’ Algone. Dopo circa 7 chilometri di strada asfaltata si arriva presso il rifugio Ghedina (1120 m). Proseguendo fra prati e baite si raggiunge l’Albergo Brenta, dal quale la strada procede sterrata: da questo punto in avanti l’accesso alla valle è contingentato e consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili, a fronte del pagamento di un pedaggio di € 6,00.
Dall’Albergo Brenta la nostra strada continua salendo a mezza costa, passando a margine della conca prativa del Vallon e successivamente per Malga Nambi (aperta durante l’estate e punto di ristoro ) e malga Stablei. Con alcuni tornanti si giunge ai margini meridionali del pascolo di Movlina dove si trova il parcheggio.
NOTA: in Val Algone il segnale gps non funziona correttamente, invitiamo a proseguire lungo la strada principale segnalata.
Scopri come raggiungere il Garda Trentino.
Parcheggio presso Malga Movlina.
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come, ad esempio, un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Indossate calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
Il numero unico di emergenza è 112.